Scalata in cima di Za
La leggenda
Il monte Zas (“Zeus”) prende il nome dal Padre degli dei Zeus (nominale Zeus, genitivo Dios), che secondo la leggenda trascorse la sua infanzia nella grotta di Za, nascondendosi da suo padre Cronos (Saturno).
Saturno, secondo la mitologia greca, abate della prima generazione dei Titani (i Titani erano divinità discendenti da Gaia (terra) e Urano (cielo)) uccise suo padre Urano e governò il mondo della mitica “età dell’oro”.
Poiché Saturno temeva che potesse soffrire lo stesso dei suoi figli propi, riuscí a farli sparire divorandoli, subito dopo la loro nascita.
Sua moglie Rea decise che lo stesso non doveva accadere a suo ultimo figlio, e per questo partorí il suo bambino a Creta lontano da Saturno.
Invece del bambino, diede a Saturno una pietra avvolta in fasce, che Saturno divorò, pensando que fosse suo ultimo figlio.
Per completare il suo piano, Rea lasciò il neonato alla capra “Amaltea” che lo allevò con il suo latte.
Affinché il pianto del bambino non si sentisse e Saturno no si rendesse conto della sua esistenza, Rea collocò – fuori dalla grotta – i “Kouriti”, (nove divinitá) che danzavano, gridavano e battevano gli scudi con le loro lance.
Dopo l’infanzia, Zeus fu trasferito, come accennato in precedenza, per crescere nella grotta di Za.
La pretesa al trono paterno iniziò, secondo Dugit, durante un sacrificio que si svolgeva in cima alla montagna, quando un’aquila che reggeva un fulmine volò sopra l’altare, e Zeus lo afferrò e lo lanció contro i Titani.
Così iniziò la campagna di Zeus per prendere il potere da suo padre Cronos.
La scalata
La salita più facile e agevole alla cima della montagna è da Santa Marina che dista 3.500 metri – in macchina – da Filoti e si trova nel punto più alto del percorso che porta da Filoti e Apirantos al villaggio di Danakos.
La chiesetta è costruita su una piazza rinfrescata da un grande platano.
La salita, sebbene relativamente facile, non è consigliata ai bambini di età inferiore ai 10 anni.
Gli adulti non richiedono alcuna capacità relativa, ma è richiesta una buona condizione fisica.
È necessaria un’ attenzione maggiore nella parte superiore quando c´é vento.
L’orario appropiato per la partenza da Santa Marina è alle 5.00 a.m., non solo per i romantici che desiderano godersi l’alba, ma anche per evitare la calura estiva. L’ultima ora raccomandata é alle 10.00 a.m.
L’abbigliamento consigliato è: scarpe sportive, cappello, pantaloni lunghi per evitare graffi dai cespugli, ma anche punture dagli insetti.
Se soffia abbastanza, sarebbe bene avere con sé una giacca a vento o un cardigan, ma anche una sciarpa per il collo.
Se il punto di partenza dell’escursione è Santa Marina, la durata per salire in cima è di circa un’ora, se non ci sono troppe soste.
La parte più difficile del percorso è l’ultima, perché è relativamente in salita, su roccie, e perché molto probabile ci sará molto vento.
L ‘iscrizione in cima di Za